Perchè l'Arteterapia

Laboratorio Artistico di Arteterapia

Arteterapia in campo clinico; Ruolo e funzione dell'arte terapeuta

Nietzsche affermava che «L’Arte ci è stata data per non morire di Verità» e la funzione riparatrice dal dolore che l’arte possiede in ogni cultura è un concetto certamente non nuovo.

Come pure non è nuovo il concetto lacaniano di arte come sostituzione della ‘Cosa’, come oggetto che colma il vuoto lasciato dall’assenza della ‘Cosa’.

L’arte è veicolo di qualcosa; è l’idea o emozione che c’è dietro, anzi davanti, che spinge a produrre.
Agli altri è visibile solo la maschera, così come nel sogno il sognatore vede le immagini trasformate dei suoi sentimenti, non riuscendo necessariamente a cogliere la profondità di ciò che egli stesso ha espresso.
Analogo processo enigmatico avviene nell’espressione artistica, pur avendo quest’ultima più forme di rappresentatività all’esterno rispetto al magma onirico.
In entrambi i casi rappresentare è un ‘presentare di nuovo’; vale a dire che non si può rappresentare che quello che già c’è dentro ciascuno di noi.

Arte terapia in campo clinico

Fermo restando l'idea che l’arteterapia, in epoca attuale, è vista non solo e non più come intervento curativo, ma anche come 'medicina di relazione', ovvero come cura preventiva, l'arte terapia si applica ai bambini ed agli adulti come supporto alle esperienze di vita e non solamente con le persone in difficoltà.

Gli incontri possono essere individuali, con le coppie, con le famiglie o a piccoli o a grandi gruppi.
Il laboratorio, quello che noi chiamiamo Artelieu, può essere allestito non solo nello spazio convenzionale ma all’occorrenza anche nello studio dell'arteterapeuta, nelle scuole, in strutture ospedaliere e residenziali, nelle prigioni e negli istituti di riabilitazione.
Una regola professionale indiscutibile è che l'arteterapeuta conosca molto bene le tecniche e l'uso degli attrezzi artistici e il modo di utilizzare detti strumenti a fini terapeutici.
Ovvero deve sapere quali materiali ed attrezzi sono più corrispondenti a ciascuno e con quali materiali ognuno riesce ad esprimersi meglio.
Per tutti i clienti l'arteterapia, in quanto forma non verbale di comunicazione fornisce un modo di prendere le distanze da pensieri ed emozioni disturbanti.
Se per un paziente psicotico l'arteterapia può essere un mezzo perchè venga aiutato a distinguere l'immaginazione dalla realtà, per il nevrotico è utile per stimolarlo ad integrare, al contrario, ragione e sentimento.

La durata della terapia è differente secondo il setting in cui è condotta e dall'orientamento a cui il terapeuta si ispira.

Ruolo e funzione dell'arte terapeuta

Dare una definizione di dizionario come “quello che fa della terapia coi mezzi artistici” non è certo esauriente.Arteterapia
Non si può affidare un compito così delicato solo a quelli che si districano con gli attrezzi artistici.

Secondo Edith Kramer: "Gli arteterapeuti dovrebbero essere degli artisti o delle persone che hanno lavorato intensamente e con gioia e dunque, al di là della capacità necessaria, che conoscano il piacere duraturo nell'uso dei materiali d’arte, ingrediente ricco e meraviglioso di cui l'arte è composta, esperienza che è assolutamente essenziale per condurre delle sessioni di arteterapia e per ispirare gli altri a produrre.

Gli arteterapeuti devono essere capaci di interessarsi non a introdurre artisti all'arte, ma persone capaci di accettare l'aborto, il bizzarro, il patologico senza perdersi...".
Non abbiamo trovato definizione migliore.

Il ruolo dell'arteterapeuta si profila storicamente in seguito ai bisogni riconosciuti in campo psicoterapeutico in quanto ha la possibilità di offrire una pluralità di mezzi comunicativi.
Per chiarire domande quali:

  • Chi è l'arteterapeuta?
  •  Quale provenienza ha?
  •  Da quale formazione proviene?

rinviamo alle pubblicazioni sull'arteterapia presenti nel sito.

Sebbene nella realtà attuale il termine arteterapia rievoca una libertà ampia di scelta, nel senso che appare un po’ come un concetto/contenitore dove confluiscono le esperienze varie che propendono in misura differente sia verso il polo estetico sia verso il polo terapeutico, tuttavia negli ultimi anni appare più evidente che questa disciplina non è né una forma di pedagogia interposta attraverso l'arte, né un insieme di tecniche finalizzate all'apprendistato.

L'arteterapia si presenta come un campo di esperienza dove si ha lo scopo di facilitare l'espressione di emozioni, di rappresentare degli stati d’animo, di sviluppare la dimensione intersoggettiva.

I fondamenti per la fruizione clinica dell'arteterapia risiedono nell'attenzione costante alla relazione ed alle dinamiche che la regolano piuttosto che ad un giudizio estetico soggettivo, nella tutela della libertà espressiva con la sua parte necessaria di imprevedibilità.

L'arteterapeuta, dunque, come ogni altro terapeuta, deve restare soprattutto nella relazione e saper leggere tutto ciò che accade nella coppia terapeutica, perché, malgrado si enfatizzi il materiale, il medium espressivo ed il contesto, resta sempre prioritario tutto ciò che passa tra gli attori sulla scena artistico-terapeutica.