psicologa, psicoterapeuta e arteterapeuta

Barbara Cipolla

‘’Non c'è luce senza ombre e non c'è pienezza psichica senza imperfezioni. La vita richiede per la sua realizzazione non la perfezione, ma la pienezza. Senza l'imperfezione non c'è né progresso ne’ crescita ‘’
(C.G.Jung) 

Chi Sono?


Sono Barbara Cipolla, psicologa, psicoterapeuta e arteterapeuta, facilitatrice di mindfulness transpersonale. 
 Sono nata nel 1970 a Pescara e ho vissuto in parte a Pescara e in parte a Roma. Sono sposata e madre di due figli. Amo dipingere e praticare yoga. 
 Interessata da sempre alla ricerca di integrazione dei vari modelli terapeutici, applico un metodo clinico che combina psicoterapia verbale e corporea, in particolare attraverso l’uso di strumenti artistici e di immagini. 
 In questo approccio innovativo è fondamentale il Processo Creativo; il terapeuta è un facilitatore che aiuta l’altro a far emergere ciò che già sa (a livelli non ancora resi consapevoli), non attribuendosene il merito e non alimentando la dipendenza relazionale. 
 Dall’inizio dei miei studi nell’ambito della cura mi sono posta due domande: E’ possibile restituire dignità a tutte le esperienze nella vita, anche le più dure e dolorose? Cosa ci aiuta a far fiorire l’essere che ci abita? 
 Le condizioni di sofferenza e patologia nascono da una disconnessione da se stessi che reclama, attraverso dei sintomi, il bisogno di riconnettersi a sè e accogliere la nostra unica e irripetibile esperienza di vita incarnata. Solamente imparando a fluire con la nostra innata potenza creativa, possiamo diventare consapevoli di chi siamo. L’arte è una apertura verso il non razionale, verso il bambino interiore, permette di aprirsi alle qualità dell’emisfero destro del cervello e può risvegliare saperi nascosti e dimenticati perché possano agire nel presente e diventare generatori di trasformazione.
Da questo interesse verso la cura dei tanti livelli dell’essere umano (fisico, mentale, emotivo, energetico, spirituale) nasce nel 2003 Artelieu, associazione italiana per gli studi delle psicopatologie dell’espressione e arteterapia, di cui sono fondatrice e che ha sede in una vecchia stalla ristrutturata del 1800. 
 La curiosità e la passione per la ricerca interiore mi hanno portato a integrare lo studio della mente nella tradizione occidentale con gli studi sulla natura umana della antica tradizione orientale; la mia ricerca, orientata alla scoperta delle affinità più che delle differenze, si fonda sul rispetto di entrambe le matrici culturali e dei rispettivi contributi rivolti alla comprensione dell’essere umano. 
L’intento dei percorsi che propongo (individuali e di gruppo) sono lo sviluppo delle potenzialità creative della persona, anche laddove ci siano disagi e sofferenze, e la ricerca di significato e di scopo. Uno sviluppo che può avvenire riconoscendo l’esistenza di una area di salute e saggezza, costituita dal sapere intuitivo e dalla spiritualità, insita in ciascuno di noi. 
 Insegno arteterapia a colleghi psicologi presso Scuole di Specializzazione in Psicoterapia (Atanor e Il Ruolo Terapeutico); dal 2007 insegno anche filosofia a ragazzi adolescenti presso le scuole secondarie superiori di Pescara. Da queste esperienze sono nate due pubblicazioni, una sulla filosofia e una sull’arteterapia. 
 Svolgo la mia attività a Spoltore, alle porte di Pescara. 

FORMAZIONE e titoli

Abstract Nel presente articolo si riferisce di una esperienza di psicoterapia di gruppo con adolescenti in un contesto particolare che è quello di un laboratorio di arteterapia, per raccontare le nuove frontiere del setting con l’adolescente e di come si possano creativamente inserire elementi quali l’uso del cosiddetto “smartphone” in una relazione terapeutica esattamente come è possibile utilizzare il disegno o il modellaggio della creta come protosimboli in una comunicazione che voglia...

Relazione convegno 3 luglio 2010 – Arles (Francia) Vi racconto una storia (dedicata al bambino che è in voi): …. C’era una volta un Paese, grande, grande, grande, senza confini, senza mura di cinta, dove le case non avevano tetti perché non pioveva mai, non faceva freddo e non aveva mai nevicato. Le persone che abitavano in questo Paese usavano le case senza tetto per conservare le scarpe e il cibo necessario a vivere, ma non le usavano per dormirci o mangiarci; ogni giorno, essendoci tanto...

“La percezione del mondo esterno è in se stessa un atto creativo, un atto di immaginazione (…). Senza l’immaginazione  infatti non riusciremmo a vedere ciò che è là per essere visto” (Marion Milner) Abstract Diamo per acquisito, seguendo l’ipotesi di Armando Ferrari (1983), che la relazione analitica sia uno spazio condiviso in cui i protagonisti della relazione scelgono di incontrarsi, nel qui ed ora, per offrire all’analizzando occasioni di pensabilità di sé e della propria...

Dove ricevo adulti e adolescenti

Via Milano 12, 65010 Spoltore (PE) - Zona Arca

Dove ricevo i bambini

Via Cavaticchi 22, 65010 Spoltore (PE)