La corporéité en art thérapie

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Il Corpo e le sue gest-azioni

Il Corpo e le sue gest-azioni

Laura Grignoli, Il Corpo e le sue gest-azioni Perché ancora un libro di arteterapia? Perché l'arte si radica nel corpo e questo è il nuovo punto di osservazione che dà il taglio all'opera. L'arteterapia si propone con i suoi linguaggi corporei "alternativi" al verbale e riesce là dove si rischia l'atrofizzazione della capacità di produrre pensieri personali e quando i disturbi non traggono giovamento dalla parola. Si ricomincia dal corpo per risvegliare la memoria, ravvivare la fiducia, lavorare sullo sviluppo personale. Dai "cantieri creativi", di cui questo libro riporta alcune esperienze significative, si evince come affrontare un percorso di arteterapia aiuti a strutturare/ristrutturare (come accade in ogni cantiere che si rispetti) la funzione simbolizzatrice, la cui carenza è alla base di molti disturbi della personalità. Con riferimento sia alla ricerca neuroscientifica sia alle esperienze di arteterapia psicodinamica, specie con bambini, adolescenti e pazienti psicotici, si rileva la grande importanza del pensiero figurativo nella genesi della mente e nella strutturazione della comunicazione. Le dicotomie mente/corpo, ragione/emozione, scienza/arte sono insufficienti, sostiene l'autrice, per rappresentare la complessità dell'uomo e delle sue forme di espressione e, per questo, occorre rimettere in posizione dialettica le neuroscienze con la psicoanalisi. Il libro è rivolto a psicoterapeuti, psicologi e arteterapeuti, ad animatori di atelier artistici, ad operatori del mondo dell'educazione e a tutti coloro che desiderano occuparsi in modo profondo di sé e degli altri. Acquista il Libro


Giocosofare

Giocosofare

Barbara Cipolla, Giocosofare - Imparare a ragionare e fare filosofia giocando

Questo testo vuol lanciare una sfida: proporre ai genitori, che hanno bambini in tenera età, di guidarli al metodo della riflessione filosofica. In questo libro troviamo esempi di dialoghi tra genitori e figli, nonni e nipoti, insegnanti ed alunni, tratti da esempi di vita vissuta, rincontriamo le nostre domande di bambino.
“Perché i gatti non dicono bugie? Come fa Dio a non essere mai nato? Quanto dura la morte? Come fanno i ciechi ad immaginare le cose?”
È il chiedersi sempre ‘perché? ’ che accomuna bambini e filosofi: come il filosofo anche il bambino non si accontenta di risposte scientifiche ma insiste nel capire a fondo le cose della vita, per sedare le sue ansie esistenziali.
Se il bambino, ad esempio, vuol sapere ‘Perché moriamo? ’, non è certo interessato a una lista di cause di morte, bensì vuol essere informato sul possibile senso della morte. L’adulto resta sempre disarmato di fronte a domande esistenziali e tende a sfuggirvi o a dare risposte preconfezionate anziché incoraggiare a porsi altre domande. Questo comporta nel bambino la perdita della curiosità. Questo testo vuol presentare un metodo per interrogarsi nel modo giusto e accedere a risposte personali, sia pur provvisorie.

 

Barbara Cipolla, psicoterapeuta, arteterapeuta, insegnante di filosofia, psicologia e tecniche della comunicazione nelle scuole secondarie superiori, facilitatore della comunicazione, formatasi come psicoterapeuta presso l’Istituto Psicoanalitico di Formazione e Ricerca “Armando B. Ferrari” di Roma, anima laboratori di Giocosofia e di arteterapia per bambini presso l’associazione culturale Artelieu, conduce corsi di formazione per genitori e insegnanti presso scuole ed enti pubblici e insegna presso istituti di formazione in psicoterapia e arteterapia in Italia e in Francia. Attualmente vive e lavora a Pescara.

Ha già pubblicato sullo stesso argomento:
Grignoli L, Cipolla B.(2001), Perché i gatti non dicono bugie, edizioni Samizdat, Pescara

Illustratrice
Laura Grignoli, psicoterapeuta, arteterapeuta, anima insieme all’Autrice dei laboratori di giocosofia per bambini, fondatrice dell’Associazione Artelieu, ha già pubblicato due saggi di arteterapia con l’editrice Franco Angeli. Coltiva da sempre la pittura e l’illustrazione.


Arteterapia: di-segni e di-sostanze

Arteterapia: di-segni e di-sostanze

Laura Grignoli e Barbara Cipolla, Arteterapia: di-segni e di-sostanze, edizioni Il Circolo Virtuoso, 2014

Questo lavoro raccoglie un campionario delle riflessioni e delle esperienze fatte attorno all’Arteterapia. Giocando un po’ con i doppi sensi che spesso hanno le parole lo abbiamo intitolato “Arteterapia: di-segni e di sostanze” perché in arte non si utilizza un alfabeto, ma comunque ci si avvale di segni che andranno a costituire quel codice mediante cui possiamo interpretare il messaggio. Con l’interpretazione del messaggio risaliamo al significato che l’emittente, ovvero l’artista, ovvero il paziente d’arteterapia, hanno voluto dare. Tuttavia il segno è sempre segno di forme, dentro cui si nasconde la sostanza. Ma la “materia” di cui ci si serve nelle attività artistiche, da mater, è la sostanza prima di cui tutto è formato. Conserva nell’étimo il senso dell’origine, della nascita, di tutti i corpi. Quando una materia presenta proprietà ben definite prende il nome di sostanza. Chiediamo scusa per la divagazione chimica, ma pensiamo che nel percorso arteterapeutico si ha sempre a che fare con i segni, la materia a cui si dà sostanza. Anche le persone prendono sostanza quando acquisiscono la loro peculiarità.

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Fare e pensare l'arteterapia

Fare e pensare l'arteterapia

Laura Grignoli, Fare e pensare l'arteterapia. Metodi di conduzione dei laboratori esperienziali, edizioni Franco Angeli, 2014

Le strategie di conduzione dei laboratori di arteterapia, che in questo nuovo testo dell'autrice di Percorsi trasformativi in arteterapia vengono narrate, si basano come è evidente sull'impiego di strumenti artistici, ma anche sull'ascolto silenzioso, sull'intuizione, servendosi, là dove è possibile, anche dell'interpretazione/decifrazione in modo interattivo dell'esperienza soggettiva in atelier.
Narrando una vasta gamma di esperienze laboratoriali sperimentate e rielaborate negli anni, l'autrice offre al lettore, in un modo vivo, partecipato, la possibilità di entrare nel suo Artelieu, lo accompagna con una modalità quasi maieutica in un percorso di introspezione ed esplorazione del metodo arteterapeutico da lei utilizzato.
L'arteterapia, in quest'ottica, non è un farmaco per i sintomi delle malattie, ma piuttosto la riscoperta di un linguaggio dimenticato. Si rivolge in particolare a quei "malati terminali" delle emozioni che, attraverso il recupero dell'immaginario, possono reimparare a "provare" i moti dell'animo. L'arte serve ad arginare il "collasso del simbolico" di un apparato psichico evidentemente in panne, riavviandone il processo di soggettivazione.
Il libro è rivolto a psicologi e arteterapeuti, ad animatori, a insegnanti, ad operatori della salute e della rieducazione, a quanti amano confrontarsi con il linguaggio profondo delle arti.

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PERCORSI TRASFORMATIVI IN ARTETERAPIA. Fondamenti concettuali e metodologici, esperienze cliniche e applicazioni in contesti istituzionali

PERCORSI TRASFORMATIVI IN ARTETERAPIA. Fondamenti concettuali e metodologici, esperienze cliniche e applicazioni in contesti istituzionali

L. Grignoli, PERCORSI TRASFORMATIVI IN ARTETERAPIA. Fondamenti concettuali e metodologici, esperienze cliniche e applicazioni in contesti istituzionali, ed. Franco Angeli, Milano, 2008, prezzo copertina euro 24,00
In vendita nelle migliori librerie e su www.francoangeli.it

Quest’opera, oltre a chiarire le connessioni tra arte e intervento terapeutico, a svelare le competenze richieste ad una figura emergente come quella dell’arteterapeuta, è un invito ad “ascoltare” quello che la sofferenza ha da dire. Questo libro è rivolto non soltanto a psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, educatori, ma anche ad artisti e insegnanti, a chiunque sia curioso di interrogarsi su cosa spinge la coscienza ad immaginarsi un mondo altro, a chi dai retroscena della produzione artistica vuole individuarne il potere trasformativo e rigenerativo.

 


 

Art-Création Thérapie. Discours autour de ce qu'on appelle Art-thérapie

Art-Création Thérapie. Discours autour de ce qu'on appelle

Autore: Laura Grignoli, Psicologa e Psicoterapeuta, presidente di Artelieu e vice-Presidente dell'Organismo internazionale Federation Multiculturelle d'Art-Therapie (FMAT).
Titolo: Art-Création Thérapie. Discours autour de ce qu'on appelle Art-thérapie
edizioni VOIX, Elne (France), 2010

Il libro è in lingua francese.

Per ordinare il libro (sito in lingua francese).

 


 

ARTELIEU. Dalle riflessioni sull’arte alla pratica dell’arteterapia

ARTELIEU. Dalle riflessioni sull’arte alla pratica dell’arteterapia

L. Grignoli, ARTELIEU. Dalle riflessioni sull’arte alla pratica dell’arteterapia, ed. Samizdat, Pescara, 2004 (fuori commercio)

 

 

 

 

 


 

PERCHE’ I GATTI NON DICONO BUGIE? La fabbrica dei pensieri. Laboratorio di filosofia con i bambini

PERCHE’ I GATTI NON DICONO BUGIE? La fabbrica dei pensieri. Laboratorio di filosofia con i bambini

L. Grignoli, B. Cipolla, PERCHE’ I GATTI NON DICONO BUGIE? La fabbrica dei pensieri. Laboratorio di filosofia con i bambini, ed. Samizdat, Pescara, 2002 (fuori commercio)

 

 

 

 

 


 

Gli interventi psicopedagogici nella scuola

Gli interventi psicopedagogici nella scuola

L. Grignoli, Gli interventi psicopedagogici nella scuola, Ediz. La Scuola, Brescia, 1999 www.lascuola.it

 

 

 

 

 


 

ARTETERAPIA. Quando la stella del desiderio è tela!

ARTETERAPIA. Quando la stella del desiderio è tela!

Autore: Jean Pierre Royol, psicologo clinico, Direttore Profac, Centro di formazione e ricerca in Arteterapia, e Presidente Fédération Multiculturelle d’Art Thérapie
Titolo: ARTETERAPIA. Quando la stella del desiderio è tela!
Edizioni Dorval (Francia), 2009

Presentazione: Il testo, articolato in racconti di storie cliniche che l'autore ha vissuto durante la sua lunga esperienza ospedaliera, pone domande oltre l'arteterapia su tutta la problematica della cura psichica e della posta in gioco che comporta. royol
Scritta con passione e semplicità quest'opera dai toni a volte sovversivi si rivolge a psicologi, arteterapeuti e personale addetto alla cura e soprattutto all'incontro creativo. Il testo è stato tradotto(per amicizia) da Laura Grignoli, presidente di Artelieu.

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